Bagno Bernabò

Il Bagno Bernabò di Bagni di Lucca fu costruito nel 1593 su iniziativa di nobili lucchesi, dopo il parere favorevole del Collegio Medico.

Gli abitanti del posto la usavano per curare malattie della pelle, conoscendone gli effetti benefici.

Nel 1805, Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, promosse un grande rinnovamento dei Bagni di Lucca.
Fece costruire una Villa Reale, migliorò strade e sentieri, e modernizzò gli stabilimenti termali.
Voleva trasformare la località in una meta elegante per villeggianti colti e facoltosi, italiani e stranieri.

Tra gli ingegneri coinvolti c’era Charles Sambucy, incaricato nel 1811 di ampliare il Bagno Bernabò.
La sua soluzione fu discreta, rispettosa del versante collinare ricco di sorgenti.
Il nuovo edificio fu terminato nel 1812, costruito vicino alle sorgenti calde del colle di Corsena.
Il paesaggio circostante fu concepito come un grande parco termale, con sentieri, fontane e panchine.

Nel 1581, Michel de Montaigne raccontò di aver bevuto l’acqua di Bernabò per curarsi.

Le acque, a 39,2°C, hanno composizione chimica stabile tutto l’anno.
La terrazza antistante, oggi intitolata a Bruno Cherubini, fu realizzata durante il governo borbonico.
Dalla terrazza, poeti e viaggiatori descrissero la bellezza del paesaggio con parole rimaste nella memoria.


Nel 1828 Heinrich Heine scrisse del suono della Lima e delle cascate tra i cipressi.


Nel 1910, accanto al Bagno Bernabò, alloggiò Sir Francis Vane, fondatore degli Scout.