
Bagno San Giovanni
Il Bagno San Giovanni di Bagni di Lucca è una delle strutture termali più affascinanti della zona, immersa nella natura e ricca di storia e suggestioni letterarie.
Viene ricordato per la prima volta in una pergamena del 1307, e si pensa che a costruirlo sia stato Domenico Bertini, incaricato dalla Repubblica di Lucca.
Il nome potrebbe derivare dalla consuetudine degli abitanti locali di bagnarsi nelle sue acque il giorno di San Giovanni, il 24 giugno.
In origine ospitava tre piccole vasche, poi ampliate per soddisfare una crescente richiesta di cure termali, portando a nuovi interventi strutturali.
La sorgente termale, di circa 38°C, alimentava sei vasche distinte, ognuna riservata a una categoria di persone: Cavalieri, Cittadini, Donne, Ebrei e Servitori.
Durante l’epoca in cui Elisa Baciocchi era Principessa di Lucca e Piombino, chiese di rivestire le vasche in marmo e vennero introdotte nuove aree, come la sala per le cure idropiniche e le vasche singole.
Proprio qui, il poeta Heinrich Heine trovò ispirazione per scrivere una celebre pagina del suo Reisebilder.
L’acqua veniva usata per immersioni e, come racconta Michel de Montaigne, anche per preparare una pomata lenitiva per la pelle.
Nel suo Viaggio in Toscana Georg Christoph Martini lo descrive come un luogo “ridente”, circondato da alberi e vialetti con siepi di bosso.