Le Terme

Le terme di Bagni di Lucca non sono solo un luogo di relax, ma un autentico tesoro naturale immerso nel cuore della Valle del Lima.
Il complesso termale sfrutta ben 25 sorgenti ipertermali, ricche di proprietà benefiche per corpo e mente.
Queste acque straordinarie attraggono da secoli viaggiatori in cerca di benessere e studiosi affascinati dalla loro origine e composizione.

Nel saggio contenuto nell’opuscolo “Il Bagno Bernabò: un recupero per lo sviluppo termale”, il geologo Giampiero Venturelli spiega la natura di queste acque.
Si tratta di acque calcico-solfatiche, conosciute e utilizzate a scopo terapeutico fin dall’antichità.
Durante il Novecento, hanno suscitato l’interesse di chimici, geochimici e geologi di tutto il mondo

La studiosa Maria Adriana Giusti, nel saggio Ipotesi ed occasioni di sviluppo della città termale di Bagni di Lucca, analizza l’architettura storica delle terme locali.
Secondo Giusti, le terme di Bagni di Lucca conservarono alcune caratteristiche tipiche delle antiche terme romane, oggi ancora visibili in vari ambienti del complesso.
Tra gli esempi più significativi ci sono la sala ottagonale del Bagno San Giovanni e le eleganti sale circolari del Bagno alla Villa.

In un altro saggio, La città termale nella cultura europea del giardino paesaggistico, Giusti approfondisce l’evoluzione strutturale di centri come Bagni di Lucca.
Questa trasformazione avvenne sull’onda delle idee dell’Illuminismo e dei principi medici che esaltavano la terapia delle acque termali.
Nel periodo rinascimentale e barocco, Bagni di Lucca divenne una meta ambita dalla nobiltà e dall’aristocrazia europea in cerca di salute e svago.
Le vacanze termali includevano lunghi soggiorni con rituali di cura come il bere le acque e l’immersione nelle vasche; a questi si aggiungevano passeggiate nei boschi e soste conviviali nei giardini e negli spazi comuni.
L’intero soggiorno si trasformava in un’esperienza terapeutica, fisica e mentale, perfettamente integrata nel paesaggio e nello stile di vita dell’epoca.

”[…] Ed io che ho tanto, e poi tanto viaggiato, che sono stato ai bagni di Baden, a quelli di Vigier, al ponte nuovo a Parigi, alla Porretta, ai bagni di Abàno, ed in mille altri luoghi, posso assicurarla che non ho mai trovato un soggiorno più incantevole di questo.”