
Bagno Caldo
Il Bagno Caldo di Bagni di Lucca è lo stabilimento termale più antico del territorio, sorto attorno a una sorgente che sgorgava direttamente dal monte.
In origine comprendeva due vasche semplici, separate per uomini e donne, dove l’acqua affluiva naturalmente.
Nel 1291, la Repubblica di Lucca autorizzò la costruzione di strutture d’accoglienza per i meno abbienti, dette “albergarie”.
L’ingresso originario era più alto rispetto a quello attuale; la strada fu abbassata durante i lavori voluti da Elisa Baciocchi.
Nel Cinquecento, lo stabilimento si ampliò con l’introduzione di docce termali e grotte terapeutiche, considerate molto efficaci.
L’acqua cadeva da un’altezza su specifiche parti del corpo, producendo un effetto simile a un massaggio.
Fino al XVI secolo si usava solo la sorgente del Doccione, la più calda, con temperatura di circa 54°C.
Nell’Ottocento fu scoperta una nuova fonte, il Fontino, usata per piccoli bagni sotterranei destinati ai poveri.
All’interno della grotta naturale, la temperatura dell’aria raggiunge i 45°C, creando un ambiente ideale per saune naturali e terapie inalatorie.
Le acque termali depositano fanghi ferruginosi e arsenicali, raccolti in vasche e usati per trattamenti.
Con Elisa Baciocchi, i Bagni Caldi assunsero l’aspetto di un vero centro di villeggiatura e cura.
Nel Novecento, Jean Varraud ampliò le strutture attivando la Grotta Piccola, ancora oggi in uso.
Le due grotte principali sono la Grotta Grande e la Grotta Paolina, così chiamata in onore della sorella di Napoleone.