
Bagno alla Villa
Il Bagno alla Villa di Bagni di Lucca è documentato già nel 1376 in un regesto della Repubblica di Lucca.
Nel 1442, il Consiglio degli Anziani incaricò tre consiglieri della Corte dei Mercanti di avviare lavori urgenti nello stabilimento termale.
Nel 1469, il mercante lucchese Domenico Bertini fu nominato Commissario ai Bagni Termali dalla Repubblica di Lucca.
Bertini risistemò l’intera zona e fece costruire un nuovo edificio, completato nel 1471.
Nel 1581, il filosofo francese Michel de Montaigne arrivò a Bagno alla Villa per curare la calcolosi renale e soggiornò nella casa Bujamonti, dove oggi una lapide ricorda la sua presenza.
Bagni di Lucca era già allora conosciuta come località di cura frequentata da ospiti illustri europei.
La presenza di Montaigne contribuì a consolidarne la fama tra i ceti colti e aristocratici.
Nel 1669, per l’arrivo della Granduchessa Vittoria Della Rovere, il bagno fu restaurato.
Nel 1790 vi soggiornarono Ferdinando d’Austria e Maria Beatrice d’Este, principessa di Massa.
In quell’occasione furono abbelliti alcuni ambienti, che presero il nome di Bagno del Principe e della Principessa.
Durante il periodo Baciocchiano le pareti interne furono rivestite in marmo.
Nel 1859 il vestibolo fu chiuso dalla cancellata in ferro, visibile ancora oggi.
Molti personaggi usarono l’acqua del Bagno alla Villa.
Tra questi, Ludovico Ariosto fu invitato da Alfonso I d’Este a portarne qualche soma.
L’acqua venne esportata durante tutto il Settecento.
Intorno al Bagno alla Villa sorsero importanti dimore aristocratiche, che oggi convivono con le abitazioni storiche degli abitanti.
La borgata rappresenta ancora un luogo residenziale privilegiato.